sabato 23 gennaio 2021

Happy new Year !

 



Buon 2021 a tutti.

E' venuto il momento di fare il punto della situazione finanziaria per quanto riguarda l'anno oramai passato. Il 2020 e' stato un anno che sicuramente restera' nella storia. Dal punto di vista finanziario, dopo il crollo delle borse nei primi mesi di lockdown c'e' stato un grande recupero fino a fine anno.
Ho preparato un foglio di calcolo con il valore del mio patrimonio ed il suo rendimento nel 2020


- Il 2020 in Germania e' stato ancora un anno di crescita robusta del settore immobiliare. Tra incremento dei valori dei prezzi al m/q degli immobili nella mia zona e l'introito degli affitti, il rendimento per il 2020 e' stato davvero notevole.

- Per quanto riguarda il Fondo Pensione, dopo lo switch effettuato a Giugno su una linea piu' aggressiva e il versamento di Agosto, ho cavalcato l'onda della salita dei mercati, alla fine dell'anno, considerando anche i vantaggi fiscali sulle deduzioni, il rendimento e' del 22,21% come mostrato nel foglio di calcolo. Cio' e' anche frutto di molta fortuna, in quanto a Marzo avevo una linea difensiva al massimo che ha retto bene alla discesa dei mercati. Peccato che nel mio portafoglio il FP abbia poco peso.

- Immobile in Italia, ho continuato ad incassare l'affitto ed ho avuto davvero poche spese impreviste, qualche spesa condominiale. Per il resto ho mantenuto il valore di mercato al valore di acquisto, nonostante i prezzi medi in zona siano un po' piu' alti..

Facendo la media pesata dei rendimenti, il 2020 si e' chiuso con un ottimo 11% circa, considerando come e' iniziato l'anno e quello che e' successo durante lo stesso, nessuno se lo sarebbe mai aspettato.

Ho approfittato del 2020 anche per togliere alcuni debiti pregressi.

domenica 6 settembre 2020

Contributi INPS - La mia situazione

 



Per chi come me e' della generazione 80 o peggio della generazione successiva, i cosidetti Millennials il traguardo della pensione viene sempre spostato piu' in la' e con assegni sempre per via delle varie riforme che nel corso degli anni si sono succedute ( innalzamento eta', passaggio al sistema contributivo ). 
Ho iniziato a lavorare a cavallo degli anni 2001/2002 con il passaggio all'euro e questa e' la mia situazione contributiva attuale ( Aggiornata al 30/06/2020 ). Manca nel conteggio il 2002 ed il 2010 non e' stato rivalutato correttamente. Devo chiarire con l'INPS il motivo.







Allo stato attuale sono circa 134'000 euro a cui vanno aggiunti come dicevo i contributi del 2002 e la rivalutazione del 2010 ( che risulta a zero ). Non ho ancora quindi raggiunto i 20 anni contributivi e il montante minimo per l'eta' ( 1,5 volte assegno sociale, assegno pari a 459,83 per il 2020 ), che mi dovrebbe permettere di andare in pensione nel 2050 ( 69 anni ) invece che nel 2055 ( 74 anni ).
Il coefficiente di trasformazione per una persona di 69 anni e' di 16,707, significa che ogni 100'000 euro di montante si, hanno (100'000/16,707) 5'985 euro annui di pensione, pari a  498,79 euro.
Visto che l'importo e' piu' basso di 1,5 volte l'assegno sociale (689,745) significa che il montante minimo dovrebbe essere di  circa 160'000 euro. Allo stato attuale, supponendo di smettere di lavorare non mi rimane quindi, una volta uscito dal mondo del lavoro, di versare i contributi volontari, pari al 33% del lordo della media degli ultimi 24 mesi di versamenti per arrivare ai famosi 20 anni minimi per poter accedere alla pensione a 69 anni invece dei 74.
Ovviamente questi sono conti molto approssimativi, in quando di qui a 30 anni circa ( quando dovrei andare in pensione, si spera ) molte cose saranno cambiate..

venerdì 4 settembre 2020

Investimenti - Il Fondo Pensione

 


Cosa e' il Fondo Pensione ?

Il fondo pensione e' per definizione un fondo di investimento ( con diversi livelli di rischio ) finalizzato ad incrementare l'assegno pensionistico. Purtroppo in Italia per la situazione economica generale del paese che e' fiacca da decenni, si e' dovuto piu' volte mettere mano alle spese e la prima spesa nel bilancio dello stato e' proprio quella delle pensioni, con riforme che allungano l'eta' del pensionamento e riducono l'assegno pensionistico. Per chi e' come me della generazione 80, il sistema pensionistico e' quello totalmente contributivo. Significa che la pensione che l'INPS si basera' esclusivamente sui contributi versati. Anche lavorando per parecchi anni, quando si andra' in pensione, l'assegno sara' molto piu' basso dell'ultimo stipendio ( nel caso si lavorasse fino alla data di pensione ) nel caso anche se si lavorasse ininterrottamente per molti decenni.

Per poter quindi colmare il gap contributivo, sono stati pensati i fondi pensione che permettono principalmente ai lavoratori, di versare le cifre necessarie, anno per anno fino alla pensione. Queste somme vengono investite nei mercati finanziari, in base al livello di rischio richiesto dall'aderente. Dal punto di vista fiscale ci sono grandi agevolazioni per chi decide di aderire ad un Fondo Pensione. La principale e' la deduzione fiscale che permette di abbattere il reddito lordo e quindi di pagare meno IRPEF. La tassazione in fase di rendita e' del 15% fino a scendere al 9% in cadi di permanenza nel fondo per qualche decennio. Ci sono varie tipologie di Fondi Pensione, principalmente legati al proprio CCNL, affiancati dei fondi pensione "aperti" e dai PIP. In linea generale, i primi ( cosidetti negoziali ) sono quelli che hanno i costi piu' bassi, seguiti dai fondi pensione aperti e dai PIP. Personalmente ho scelto la soluzione "Fondo Aperto", il fondo "SecondaPensione" di Amundi che e' molto semplice da gestire, l'adesione e' totalmente online. 

Ho aderito al fondo a fine 2018 ed al momento ho fatto 3 versamenti annui di 5'164,57 euro, ossia il massimo deducibile. In allegato l'estratto di un excel che ho creato per monitorare il rendimento del fondo stesso, suddiviso per "comparti" ( alla data odierna non e' ancora possibile vedere il mio ultimo versamento appena effettuato ). Fino a Giugno 2020 avevo una linea di investimento molto prudenziale. Successivamente ho deciso di spostarmi su una linea piu' aggressiva che prevede una maggiore quota di titoli azionari rispetto a prima 

A fronte di 10'329,14 versati, mi ritrovo un montante di 10'769,40 euro, con un rendimento nel momento in cui scrivo di 440,26 euro.

Nelle righe in alto l'andamento del fondo pensione.

Nelle righe in basso, il rendimento assoluto e percentuale dei diversi comparti


 

giovedì 3 settembre 2020

Investimenti - Immobili a Lipsia

 

Come mai questo investimento ?

Mi sono interessato inizialmente agli immobili in Germania, in particolare Berlino verso il 2008. Al tempo la mia liquidita' era di circa 50'000 euro e in un forum di finanza fu paventata l'idea di organizzare un gruppo di acquisto per andare a sondare il mercato e comprare quote di condominio o condomini interi. Purtroppo poi, un po' perche' avevo una piccola somma, un po' perche' l'idea suscito' poco successo, non se ne fece nulla. Al tempo gli immobili a Berlino nella zona che avevamo sondato erano sui 1'000 euro a m/q, oggi i valori sono bel atri.

Successivamente, mi sono ritrovato nel 2015 con una liquidita' sui 200'000 euro, arrivata da anni di risparmio ed investimento, principalmente in conti deposito. Purtroppo al periodo i tassi dei conti deposito iniziarono a scendere di molto e molto rapidamente ( io in precedenza avevo investito in conti deposito con tassi del 3/4% netto ), cosi' decisi che ( non avendo particolare cultura finanziaria da poter investire direttamente nei mercati ), avrei comprato immobili. 

Dapprima volevo acquistare in Italia, purtroppo pero' la situazione stagnante del paese, poca tutela da parte delle istituzioni e mercato in decrescita, mi fecero desistere per questo investimento. Volevo comunque sempre investire in immobili e mi ricordai degli immobili in Germania. Mi informai innanzitutto sulle zone ( comunque non periferiche ) e sullo stato delle loro economie, decisi quindi, dopo aver fatto le dovute valutazioni che Lipsia per me sarebbe stato un buon investimento. Crollo della disoccupazione, prezzi a m/q davvero bassi ( 850 euro m/q nella mia zona di interesse ), aumento della popolazione. Mi misi quindi in contatto con una agenzia immobiliare tedesca che aveva al suo interno anche consulenti italiani. Approfittai del fatto che venivano a Roma, proprio nel 2015 ad esporre la loro azienda e le loro offerte. Dall'incontro ebbi delle buone impressioni, mi fecero vedere delle brochure di alcuni immobili liberi o da mettere a reddito e rimanemmo con la promessa di sentirci successivamente. Qualche mese dopo, credo fosse Aprile 2015, ricontattai con l'agenzia e decidetti cosa volevo comprare. Piccoli bilocali gia' affittati in una zona semicentrale di Lipsia. Immobili della prima meta' del 900, di circa 50mq, affittati anche da parecchi anni e ristrutturati completamente nel 1995. Riuscii ad ottenere un po' di sconto sul prezzo degli immobili, quindi ne presi 4 ( 2 in un condominio e 2 nel condominio affianco ) per un importo totale di 176'000 ( quindi un importo medio di 44'000 ad immobile ) a cui aggiungere 11'000 euro di agenzia, 1'900 euro di notaio e 6'200 euro circa di costo del catasto ( 3,5% del prezzo di acquisto a Lipsia ). Per la compravendita era presente in loco una persona dell'agenzia da me delegata e successivamente sono dovuto pagare l'importo pattuito ( bonifici esteri ), andare al consolato tedesco sito a Roma, per confermare la mia identita' e ratificare la compravendita.

Gli immobili generano una rendita netta sui 1'000 euro mensili di media. Nel momento in cui scrivo i prezzi delle case in Germania ed a Lipsia in particolare sono cresciuti molto, per una serie di motivi, principalmente macroeconomici.. Sta di fatto che i valori sono oramai quasi raddoppiati nella mia zona, ho visto in vendita immobili identici al mio, nello stesso plesso ad 85/90'000 euro. Nella tabella sottostante c'e' l'andamento dei valori degli immobili residenziali a Lipsia ( grigio ) e nella mia zona ( celeste ) dal 2017 ad oggi, ricordo che io ho comprato nel 2015.



Successivamente all'acquisto mi sono messo in contatto con la societa' che gestisce il condominio per la gestione degli immobili stessi. Il prezzo per la gestione ad immobile e' di 10 euro mensili + 2 mensilita' nel caso di riaffitto a nuovi inquilini. Mi sono messo in contatto anche con un commercialista tedesco per fare la dichiarazione dei redditi. Dopo la dichiarazione dei redditi mi arriva la comunicazione da parte del commercialista di cosa e di quando pagare e successivamente la documentazione della loro agenzia delle entrate "Finanzamt". Il mio lavoro quindi si limita a questo.

Ovviamente l'investimento in immobili e' un investimento ( se non e' il lavoro principale ) per un piccolo risparmiatore a lungo termine. Inoltre nel caso di rivendita, in Germania, prima di 10 anni sono dovute corpose plusvalenze che possono arrivare anche al 50% del guadagno. Nel mio caso quindi l'investimento avra' una durata minima di 10 anni. 

mercoledì 2 settembre 2020

Downshifting ( semplicita' volontaria )

 


Il downshifting ( tradotto in italiano semplicita' volontaria o minimalismo ) e' un modo di vivere che si basa principalmente su una gestione piu' razionale delle spese. Ognuno  ovviamente decide in base al proprio stile di vita quali sono le cose non davvero essenziali ed a cui si puo' rinunciare e cosa invece ha la priorita' per vivere.. Ovviamente un approccio piu' minimalista alla vita permette di risparmiare piu' velocemente il patrimonio per ritirarsi dal mondo del lavoro prima e di poter vivere poi.  Nel mio caso particolare ho preparato un foglio "spese" che mi dovrebbe permettere con il mio patrimonio ed alla mia eta' di poter vivere senza lavorare. Questo modo non si discosta molto da come gia' vivo attualmente, si tratta di rinunciare a cosa che adesso mi servono principalmente per il lavoro ( auto ) o cose legate al lavoro stesso. 

Qui una bozza del mio foglio spese in downshifting.. Come potete vedere per un single si va in un range dai 487 euro mensili fino agli 815 nello scenario con maggiori spese. 


martedì 1 settembre 2020

Il mio patrimonio


Da dove arriva il mio patrimonio ?
Semplice, anni e lavoro, risparmi ed investimenti, proprio come il modello F.I.R.E. ci insegna.

Lavoro
Ho iniziato a lavorare a fine 2001, inizio 2002, come sviluppatore software, all'eta' di 21 anni e da allora lavoro sempre per la stessa azienda. Ho lavorato un mese con contratto di prestazione occasionale, successivamente, ho lavorato da febbraio 2002 fino ad Aprile 2007 con contratto a progetto. Dal 2007 poi il tanto "agognato" contratto a tempo indeterminato. Il mio stipendio e' partito dagli 800 euro netti, fino a quello attuale di circa 1'700 euro ( su 12 mesi ) + 8 euro giornalieri di buoni pasto..

Risparmio
Quello che mi ha permesso nel corso di questi oramai quasi 20 anni di poter accumulare tanto risparmio da poter essere investito, e' stata la possibilita' di continuare a vivere a casa dei "miei" per quasi tutto il tempo. Sono stato un anno e mezzo in affitto, in condivisione con altre persone, ma ho capito che non ero adatto a quella situazione, ho avuto una serie di problemi con il proprietario ed ho deciso che era il caso di tornare a fare la vita da pendolare e di seguire la "vecchia" strategia. Il poter stare a casa dei miei, mi ha quindi permesso ( unito al mio stile di vita minimalista ) di poter risparmiare parecchio per molti anni, in alcuni periodi risparmiavo anche il 100% dello stipendio.

Investimenti
Fino al 2015 i miei investimenti erano principalmente dirottati sui vari conti deposito, dal conto arancio, DepositoSicuro di banca marche, Contoforte di mediocredito FVG, Youbanking del banco popolare. Ho anche investito qualcosa in BTP, ma ho disinvestito dopo i primi e pochi guadagni. I tassi medi del periodo erano su 3/4% netto annuo.
Nel 2015 mi sono ritrovato con 200'000 euro liquidi ed i tassi dei vari CD hanno iniziato a scendere parecchio. Ho deciso che avrei preferito investire in immobili, vista la somma e la mia poca conoscenza dei mercati finanziari.. Purtroppo non avevo troppa fiducia nel nostro paese, ho quindi deciso di investire in immobili in un paese che mi desse piu' sicurezza. Ho scelto la Germania non solo per il paese in se' che mi dava sicurezza, ma anche perche' i prezzi degli immobili erano straordinariamente bassi, molto piu' bassi anche di parecchie zone del sud  Italia. In Germania gia' da diversi anni i prezzi delle case stavano salendo, quindi scelsi Lipsia, una citta' dell'est della Germania, dove la disoccupazione era in costante discesa da anni e che si stava ripopolando, nonostante questo i prezzi erano ancora bassi..Decisi quindi di prendere quattro piccoli bilocali sui 50mq gia' messi a reddito ( affittati ), ad un prezzo sugli 850 euro a metro quadro. A questi ho dovuto aggiungere i costi dell'agenzia ( 7,14% del valore di vendita ) e le tasse al catasto tedesco ( 3,5% del prezzo di vendita ).. Gli affitti mensili variano dagli 800 ai 1'200 euro.. In Germania una parte dei costi delle utenze e delle manutenzioni sono a carico del proprietario e questo porta quindi ad avere introiti diversi ogni mese 
Successivamente nel 2018 ho preso un immobile nella periferia romana, comprato con agevolazioni prima casa e con mutuo pari al 70% del valore di vendita ( pagati con i miei fondi agenzia, notaio e imposte catastali ). E' stato messo a reddito ( e mi da anche grandi vantaggi fiscali ).. Anche su questo ho eseguito dei lavori di ristrutturazione ( spesa sugli 8'000 euro ) , quasi tutti al 50%. Mi rende 400 euro mensili. Il mutuo mi costa 363 euro al mese, ad oggi ho pagato 27 rate.
Gestisco inoltre un piccolo locale commerciale sui 33mq ed un appartamento sui 120mq in Campania ( entrambi bene di famiglia ). Entrambi erano sfitti da circa 20 anni. Il locale commerciale e' stato affittato ( fine 2014 ) nello stato in cui si trovava per una cifra di 200 euro mensili. Invece l'appartamento e' stato ristrutturato ( per poterlo fare ho dovuto chiedere una parte di finanziamento che ho rimborsato a febbraio 2020 ) completamente utilizzando le agevolazioni fiscali 50/65% ( anni 2016/2017, spesa totale 42'000 euro ) sulle ristrutturazioni e poi messo a reddito, se ne ricavano 4'000 euro annui pagati anticipatamente.
Inoltre nel 2015 ho ristrutturato casa di famiglia per un importo sui 10/15'000 euro.
Nel 2018 invece e' iniziato il mio approccio ai Fondi Pensione. Verso annualmente il limite deducibile ( 5'164,57 euro ) che mi da grandi vantaggi fiscali ( portandolo in deduzione si abbattono le tasse ) e mi permette di mettere qualcosa da parte. Ad oggi il valore del fondo pensione e' sui 16'000 euro, formato dai versamenti annui ed il rendimento del fondo pensione stesso.
Ho un maturato di circa 24'000 in TFR ( netto, in base alla tassazione IRPEF dovrebbe essere sui 20'000 o poco meno )

Riassumendo attualmente il reddito mensile e' dato da: 
- 1'700 netti + circa 1020/160 euro in buoni pasto 
- 400 euro casa affittata a Roma ( prezzo di vendita 55'000, costo incluse tutte le spese 75'000 euro)
- 600/800/1'200 case affittate in Germania ( prezzi di vendita 176'000, costo incluse tutte le spese 200'000 euro).

Mensilmente quindi entrano nel conto corrente in media 2500-3'000 euro

Ho ancora circa 32'000 euro di mutuo residuo che spero di rimborsare totalmente il prima possibile

lunedì 31 agosto 2020

Il movimento F.I.R.E. e la regola del 4%

 

Per poter vivere senza lavorare e' importante conoscere necessariamente 2 concetti principali. Il movimenti F.I.R.E. e la "regola del 4%" 

Il movimento F.I.R.E. si basa su 4 fondamenti principali.

  1. Financial
  2. Independence
  3. Retire
  4. Early
Cosa significa praticamente ? A cosa serve ?
E' un approccio organizzato alla vita che permette di  anticipare l'uscita dal mondo del lavoro.. Si basa essenzialmente sui quattro assunti indicati prima, detto in parole povere, lavora, risparmia parecchio,  investi e quando sei riuscito ad accumulare il patrimonio necessario ritirati ! Facile a parole vero ? Ovviamente e' un modello che da benefici su lunghissimi periodi, anche decenni e che quindi dipende da tanti fattori, guadagni, investimenti e spese..  Piu' sono alti i guadagni, minori sono le spese e prima si raggiunge il proprio obiettivo.. E come faccio a sapere se sono arrivato al mio obiettivo ? C'e' la regola del 4%

E cosa e' la regola del 4% ?
La regola del 4% e' un assunto che ci dice che se le spese annue del nostro patrimonio sono massimo del 4% ( ovviamente legati al costo della vita ), allora il patrimonio e' sufficiente da solo per poter vivere. 

Il modello F.I.R.E unito alla regola del 4% permettono di vivere solo del proprio patrimonio senza aiuti esterni.

Happy new Year !

  Buon 2021 a tutti. E' venuto il momento di fare il punto della situazione finanziaria per quanto riguarda l'anno oramai passato. I...